mercoledì 20 agosto 2008

Pasta con le sarde!

Ero al supermercato circondata dai soliti assortitissimi scaffali di cetrioloni sott'aceto e formaggi elvetici (ognuno rigorosamente con la propria bandierina) quando ho scorto su una bustina appesa ad un dispenser la parola "fenchel"! Era proprio lui (mi ero anche cercata la parola sul dizionario per cercare di chiedere nei negozi con il mio stentato tedesco se ne avessero!), l' ho anche annusato per esserne sicura... FINALMENTE HO TROVATO IL FINOCCHIETTO!
Beh, non esattamente... in realtà ho trovato soltanto una bustina di semi di finocchietto, ma adesso posso finalmente cercare di piantarli... chissà se sopravviveranno al rigido clima di quassù...

Presa da irrefrenabile emozione sono andata in cerca delle sarde (pur non ricordando se sono le "sardinen" o le "sardellen"... sembra che abbiano messo i nomi apposta per fare confusione: le prime in italiano dovrebbero essere le sardine, le seconde le acciughe, ma quando si è al supermercato è facile confondersi) perchè a questo punto mi toccava preparare la tanto desiderata pasta con le sarde!

In realtà si tratta di un primo esperimento di pasta con le sarde e sarà un po' svizzera: infatti non avendo trovato le sarde fresche mi accontento di quelle surgelate e al posto dei germogli di finocchio uso i miei nuovi semini. Spero che i siciliani non si scandalizzino...

La mattina appresso ebbe il piacere di rivedere Adelina, la cammerera.
"Perché non ti sei fatta viva in questi giorni?".
"Ca pirchì? Ca pirchì a la signurina nun ci piaci di vidìdimi casa casa quannu c'è iddra".
"Come hai saputo che Livia era partita?".
"Lu seppi in paisi".
Tutti , a Vigàta, sapevano tutto di tutti.
"Che mi hai accattato?".
"Ci faccio la pasta con le sardi e pi secunnu purpi alla carrettera".
Squisiti, ma micidiali. Montalbano l'abbracciò.
Andrea Camilleri, da Il cane di Terracotta [pag. 234]

Ecco la ricetta originale (con le mie modifiche) per 5 persone:


Ingredienti:
500g di maccheroni, 1 kg. di finocchietti di montagna (nella mia variante svizzera è sostituito da una bustina di semi di finocchio comprati al supermercato, decisamente più triste...), 2 cipolle, 3 acciughe salate, 50g di uva sultanina, 50g di pinoli, 1 bustina di zafferano, 500g di sarde fresche (ahimè surgelate), olio e sale.

Preparazione:
Lessate i finocchietti in abbondante acqua salata, scolateli e tritateli (ovviamente ho saltato questa parte).
A parte soffriggete le cipolle finemente affettate e spappolatevi le acciughe.
Pulite le sarde e togliete la lisca, eliminando la testa e la coda (questa parte mi ha fatto rimpiangere il pescivendolo Cencio di Padova che mi puliva sempre i pescetti!); tagliate a pezzi e fate rosolare nel soffritto di cipolla e acciughe.
Aggiungete i finocchietti (nel mio caso i semi di finocchio che però hanno davvero insaporito il sugo!), salate e lasciate cuocere a fuoco basso per una decina di minuti. Unite l'uva sultanina ed i pinoli, la bustina di zafferano.
Nell'acqua dei finocchietti lessate i maccheroni, scolateli al dente e mescolateli energicamente con il condimento preparato. Aggiungete il pangrattato abbrustolito e servire dopo qualche minuto.
Nonostante le varianti è venuta benissimo!

Inutile dire che questa ricetta mi ricorda la pasta con le sarde (o meglio la mancata pasta con le sarde) di quella sera con Rosy a Trieste (quella del piano numero uno!... anche Laura di certo se la ricorda!)... ma mi fa tornare in mente anche la nostra prima sera qui in Svizzera, con la casa ancora vuota: soltanto il letto, la cucina e innumerevoli scatoloni... stanchissimi, ma felici di essere nella nostra prima casa assieme e dopo mesi di lontananza... quella sera abbiamo mangiato proprio la pasta con le sarde per festeggiare, con il sugo del vasetto che mi aveva regalato Rosy (forse anche per farsi perdonare dalla mancata pasta con le sarde!) prima di partire da Trieste per trasferirmi a Zurigo.
Quindi non posso che dedicare questa ricetta a Ru (per cui l'ho preparata!), ma anche a Laura e Rosy!

...e tanti auguri a Francesca che oggi compie 11 mesi!




2 commenti:

  1. Qui all'estero tocca arrangiarci e ci sei riuscita egregiamente. Conosco quella gioia che si prova nel trovare un ingrediente dai sapori di casa. L'idea di piantare i semi di finocchio è ottima, non ci avevo pensato. Ci proverò.
    Ciao, Alex

    RispondiElimina
  2. Ciao Alex! Me lo ha suggerito Lo, lie li ha nell'orto... Ti farò sapere se crescono... purtroppo il clima non propriamente mediterraneo mi ha già fatto morire il rosmarino che avevo piantato (abusivamente) nel giardino del condominio. A presto! Silvia

    RispondiElimina

Lascia un'impronta passando di qui...

i più cucinati della settimana

Related Posts with Thumbnails

ipse dixit...

  • meglio un asino vivo che un dottore morto! (zia laura)
  • quel che non strangola... ingrassa! (zia laura)
  • non ti curar di lor, ma guarda e passa (dante alighieri)
  • the most important thing is to enjoy life - to be happy - that's all that matters (Audrey Hepburn)
  • ho imparato tante cose qui... non solo a cucinare, ma una ricetta molto più importante: ho imparato a vivere. Ho imparato ad essere qualcosa di questo mondo che ci circonda, senza stare lì in disparte a guardare... (dal film Sabrina)
  • ergastolo in vita! ai lavori "sforzati"! (zia laura)
  • "calandra" (cioè cassandra), verace sempre, creduta mai... (zia laura)
  • tutti i nodi vengono al petto (laura)

gocce di rugiada

  • one step at the time
  • siamo qua tre giorni con ieri l'altro
  • chi semina vento raccoglie tempesta
  • chi semina raccoglie
  • chi si ferma è perduto
  • tutto il mondo è paese
  • meglio soli che male accompagnati
  • meglio tardi che mai...
  • aiutati che il ciel t'aiuta
  • finché c'è vita c'è speranza
  • cuor contento ciel l'aiuta!
  • gratis et amore dei
  • via il dente, via il dolore!
  • chi si accontenta, gode!
  • sursum corda!